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CULTURA DEL DESIGN

Il design d’interni è un mix equilibrato tra arte e scienza. Richiede pianificazione, ricerca, coordinamento e gestione di progetti. Progetti eclettici, che nascono e si sviluppano per la creazione di ambienti speciali ed unici.

Il design è ispirazione, armonia, passione. È amore per chi lo fa. È cultura per chi lo vive.

Franco Albini

Dopo aver trascorso l’infanzia e parte della giovinezza a Robbiate in Brianza, dove è nato nel 1905, Franco Albini si trasferisce con la famiglia a Milano. Qui si iscrive alla facoltà di Architettura del Politecnico e consegue la laurea nel 1929. Dà avvio alla sua attività professionale nello studio di Gio Ponti ed Emilio Lancia, con i quali collabora per tre anni. E’ l’incontro con Edoardo Persico a segnare una chiara svolta verso il razionalismo e l’avvicinamento al gruppo di redattori di “Casabella”. Questa nuova fase prende avvio con l’apertura del primo studio professionale con Remato Camus e Giancarlo Palanti. Ma è soprattutto nel contesto delle mostre che il maestro milanese sperimenta il suo compromesso tra quel “rigore e fantasia poetica” di cui parla Pagano, coniando gli elementi che saranno tema ricorrente in tutte le declinazioni del suo lavoro: architetture, interni, pezzi di design. Uomo silenzioso, rigoroso, ironico, Albini lavora incessantemente, sorretto da un codice morale che lo accompagna nel corso di tutta la sua carriera. Crede fermamente nel ruolo sociale dell’architetto come professione a servizio della gente. Lo considera la ragione stessa del sua esistenza.

"Alla base dell'architettura è sempre un problema morale"


Gio Ponti

Gio Ponti si laurea in Architettura al Politecnico di Milano alla fine della prima guerra mondiale. Nel 1927 apre lo studio a Milano con l’architetto Emilio Lancia. Dagli inizi degli anni Venti fino al 1938 collabora con la Manifattura Richard-Ginori, rinnovandone la produzione. Nel 1928 fonda con Gianni Mazzocchi la rivista Domus. Nel 1933 assume la direzione artistica di Fontana Arte. Negli anni Trenta partecipa alle Triennali e ne cura alcune edizioni di successo. Dal 1936 fino al 1961 è docente del Politecnico di Milano e nel 1933 si associa con Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini, fino al 1945 Il repertorio figurativo di Gio Ponti, quello che va oltre le grandi opere di architettura, è vario e colorato e restituisce un ritratto di Ponti ironico e allegro. Negli anni Cinquanta realizza D.655.1, comò disegnato in diverse varianti, la sedia Leggera, il tavolino D.552.2, la poltrona D.154.2 e molti altri prodotti che ben presto diventano protagonisti nelle pagine della storia del design.

"Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte."


Le Corbusier

Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (1887-1965) è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese. Tra le figure più influenti della storia dell’architettura contemporanea, viene definito come maestro del Movimento Moderno. Pioniere nell’uso del calcestruzzo armato per l‘architettura, è stato anche uno dei padri dell‘urbanistica contemporanea. Membro fondatore dei Congrès Internationaux d’Architecture Moderne, fuse l’architettura con i bisogni sociali dell’uomo medio, rivelandosi geniale pensatore della realtà del suo tempo. La prima presentazione di mobili di Le Corbusier fu all'”Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes” a Parigi nel 1925, nel suo “Pavillon de l’Esprit Nouveau”. Le Corbusier presentò una casa da lui considerata come parte di una macchina da abitare. Invece di “mobili”, parola che per il Maestro suonava come “qualcosa di vago e trascurato”, Le Corbusier parlò di “équipement”, cioè di equipaggiamento. Da qui i suoi più celebri prodotti celebri in tutto il mondo.

"La Costruzione è per tener su: l'Architettura è per commuovere."


Patricia Urquiola

Patricia Urquiola nasce a Oviedo, in Spagna, ma vive e lavora a Milano da più di vent’anni. Studia Architettura al Politecnico di Madrid e al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1989, con Achille Castiglioni. Durante i primi anni della sua carriera, è assistant lecturer per Achille Castiglioni, collabora con Vico Magistretti ed è responsabile Design per Lissoni Associati. Nel 2001, apre il suo studio lavorando nei settori del product design, interni e architettura. Tra i suoi progetti più recenti: il museo del Gioiello di Vicenza, l’Hotel Mandarin Oriental di Barcellona, l’Hotel Das Stue a Berlino, la Spa dell’Hotel Four Seasons di Milano; progetti retail e allestimenti per Gianvito Rossi, BMW, Flos, Missoni, Moroso, Officine Panerai, H&M, Santoni, Pitti Uomo Firenze. Alcuni dei suoi prodotti sono esposti nei maggiori musei di arte e design.

"L’affettività è un legame sottile che si instaura con gli oggetti. Perché con gli oggetti dobbiamo convivere quotidianamente."